Il 28 Aprile 1945, tra i gerarchi fucilati a Dongo (Como), i cui cadaveri vennero esposti a Piazzale Loreto, mi piacerebbe ricordare Nicola Bomabacci. Maestro elementare, forilvese, sindacalista e soprattutto comunista. La curiosità storica è che insegnò, agli inizi del secolo scorso, a Cremona, Crema e Monticelli d'Ongina (Pc). Animatore dei diritti dei lavoratori, condusse le proprie lotte nella sinistra, per poi aderire alla Repubbilca di Salò. Venne arrestato, insieme a Benito Mussolini, e fu fedele fino all'ultimo. Testimone vivente del fenomeno fascismo in sè unico. Per chi voglia coglierne i segni, si tratta dell'esemplificazione della "terza via". Famose le sue ultime parole prima di essere giustiziato: "Viva l'Italia, Viva il Socialismo".
FORZA NUOVA CREMONA
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