martedì 29 aprile 2014

Da "La Provincia" di martedì 29 Aprile 2014

Il 28 Aprile 1945, tra i gerarchi fucilati a Dongo (Como), i cui cadaveri vennero esposti a Piazzale Loreto, mi piacerebbe ricordare Nicola Bomabacci.  Maestro elementare, forilvese, sindacalista e soprattutto comunista. La curiosità storica è che insegnò, agli inizi del secolo scorso, a Cremona, Crema e Monticelli d'Ongina (Pc). Animatore dei diritti dei lavoratori, condusse le proprie lotte nella sinistra, per poi aderire alla Repubbilca di Salò. Venne arrestato, insieme a Benito Mussolini, e fu fedele fino all'ultimo. Testimone vivente del fenomeno fascismo in sè unico. Per chi voglia coglierne i segni, si tratta dell'esemplificazione della "terza via". Famose le sue ultime parole prima di essere giustiziato: "Viva l'Italia, Viva il Socialismo".

FORZA NUOVA CREMONA