Già esasperati dalla situazione economica, sociale e soprattutto politica del nostro paese, ieri abbiamo dovuto sentire di nuovo le farneticanti minacce del senatùr, che torna a parlare di "belligeranti" proclami secessionistici, se non conoscessimo lo spessore del perito tecnico elettronico in questione, forse ci saremmo potuti anche preoccupare, ma le sue "minacce" già le conosciamo…
Ad essere malfidenti si potrebbe pensare che è l'ennesimo tentativo di "fare la voce grossa" per far sentire a posto con la coscienza la base militante leghista, che come i soldati in fila per il rancio nel film "
Ma noi che conosciamo, ormai già da vent'anni la lega, sappiamo bene come andrà a finire, basterà un cenno del nostro "amato" premier, per far ritornare tutti nei ranghi, magari con l'aggiunta di qualche sottosegretariato…
E' inutile ricordare su questo blog l'incapacità politica della lega, che in questi anni ha solamente fabbricato proclami senza ottenere nulla, ma resta comunque lo sdegno, a dire il vero crediamo non solo di noi Forzanovisti, nel sentir pronunciata la parola "secessione" (proprio nell'anno in cui si festeggia il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia) da persone che per carisma, personalità e spessore intellettuale non possono nemmeno paragonarsi ai nostri Eroi Risorgimentali.
Per quanto ci riguarda, a noi appare una vera e propria blasfemia proporre un referendum, che stando ai deliri di Bossi, dovrebbe creare una nuova nazione, "la padania" che non è mai esistita e
