Correva l'anno 1977. Una vita fa. Un settimanale popolare riporta un'intervista con foto in bianco e nero di Dino Zoff.
Il portierone nazionale ricorda la recente, importantissima vittoria della sua Juventus in coppa Uefa contro la squadra dell'Atletico Bilbao.
Merito di una bellissima prestazione al San Mamés, storico stadio dalla struttura tipicamente inglese e pubblico a contatto con i giocatori.
Roba vecchia. Una vita fa.
Oggi i calciatori fanno coppia con le veline e per entrare allo stadio si viene tesserati, perquisiti e messi in gabbia.
Non è rimasto nulla di quei tempi, belli o brutti non so, ma sicuramente lontani.
Ma, a pensarci bene, una cosa non è cambiata.
In finale di Europa League (anche la coppa Uefa ha cambiato nome...), nell'anno del Signore 2012, c'è di nuovo l'Atletico Bilbao, squadra che da sempre annovera tra le sue fila solo giocatori baschi.
Non spagnoli o europei, ma baschi, badate bene.
La storia dell'Atletico Bilbao rivendica concetti come l'identità e l'appartenenza e li ritiene superiori ai risultati sportivi che sono di altissimo livello.
Una squadra sportiva ha la necessità necessità di una comune matrice culturale e spirituale che questo mondo globalizzato vuole toglierci a tutti i costi.
Allora oggi, grazie all'Atletico Bilbao, siamo tutti baschi...
FORZA NUOVA CREMONA.