Le notizie sullo scongiurato ingresso di aziende private (speriamo non posticipato…) nella gestione della residenza Soldi, ora azienda Cremona Solidale, portano ad inevitabili collegamenti.
Per chi sta scollinando verso il mezzo secolo di vita, viene naturale andare con il pensiero alla canzone di Domenico Modugno "Il vecchietto dove lo metto?"
Non sappiamo se il Mimmo nazionale, quarant'anni fa, presagiva gli scenari oggi diventati tragicamente attuali.
Un ente privato deve, necessariamente, perseguire un obiettivo economico. Tutto questo è naturale, sano e legittimo.
Difficilmente applicabile alla cura di un anziano.
Ci hanno venduto, trent'anni fa, la favola che tutto quanto era pubblico, se ceduto ai privati, sarebbe diventato oro.
Che il mercato è l'unico giudice inappellabile, severo ma giusto.
I risultati sono quelli che vediamo tutti i giorni, con i disastri provocati dalle privatizzazioni.
Non rende occuparsi di anziani, ammalati, bambini, disabili, pendolari, disoccupati, donne, precari, giovani.
Sicuramente abbiamo dimenticato qualche categoria. Non vorremmo che si offendessero.
Rimane il fatto che deve essere la politica ad occuparsi del bene comune.
Che deve essere la politica a prevalere sull'economia.
Lo stato ha diritto ad una posizione prioritaria. Rappresenta l'interesse di tutti i suoi cittadini, una comunità vivente e operante superiore agli interessi individuali.
Ma ci fermiamo subito qui.
Potremmo essere additati come pericolosi fascisti.
FORZA NUOVA CREMONA.