Domenica 07 Ottobre, le elezioni politiche in Venezuela hanno confermato il Presidente Hugo Chavez ed il suo programma di socialismo nazionale.
Quando si tratta di America Latina parliamo, con superiorità ed in senso spregiativo, di "democrazia sudamericana".
Loro, in questo momento, hanno un Presidente eletto democraticamente. Noi no.
Chavez ha ottenuto il 55% dei voti, contro una coalizione che aveva al suo interno 22 (ventidue!) partiti.
Se si ha un programma chiaro, non servono alleanze.
Viceversa, più ci si allea, più si litiga. Prima, durante e dopo le elezioni (da noi si chiamano primarie del PD).
Chavez ha portato avanti, in questi dieci anni da Presidente, importanti battaglie contro lo strapotere americano. Monti, Berlusconi e Prodi hanno mantenuto una linea totalmente asservita agli Stati Uniti.
Il Presidente Chavez ha sostenuto gli emarginati e, secondo il parere di osservatori esterni, ridotto la povertà del 30%. La borghesia oligarchica (da noi si chiama PdL) è osteggiata in patria da Chavez. Berlusconi cercava di convincerci che i poveri erano un'invenzione dei suoi avversari ed i ristoranti erano pieni.
Unica cosa certa: con Monti, Berlusconi e Prodi miseria e disoccupazione sono aumentate.
Chavez ha permesso un dialogo il più possibile diretto fra il popolo e il potere, eliminando la mediazione di Sindaci, Governatori locali e burocrati statali (da noi si chiamano casta). Su quest'ultimo argomento, preferiamo sorvolare.
Si commenta da sè, con la cronaca di questi giorni.
Anche noi FORZANOVISTI ci sentiamo un po Venezuelani.
FORZA NUOVA CREMONA.