"É doverosa in questo momento una riflessione e una valutazione sul susseguirsi delle vicende e sul comportamento dei diversi attori politici e geopolitici riguardo la crisi siriana.
Nell' escalation delle scorse settimane abbiamo visto gli USA, la Francia e la Gran Bretagna alzare i toni paventando un intervento armato per punire Assad per avere usato armi chimiche contro i civili, senza però fornire alcuna prova che dimostrasse che il Governo siriano fosse effettivamente responsabile di questo crimine.
Contemporaneamente alla forte presa di posizione franco-americana abbiamo visto come, al contrario, il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin si sia eretto a garante di pace, costruendo giorno dopo giorno attorno a sé un vero e proprio fronte di opposizione ad una guerra contro la Siria, che avrebbe come conseguenza certa l' inasprirsi e l' aggravarsi di uno scontro che ha portato una Nazione un tempo unita, a cadere vittima di uno scontro fra bande dove come fu anche per la Libia, nessuno vince e nessuno perde, e dove invece ci si avvia inevitabilmente alla vittoria del fondamentalismo, alla diaspora dei Cristiani ed alla preservazione degli interessi geopolitici del partito della guerra americano.
Uno schieramento, quello a favore della pace, che é cresciuto sempre più in queste settimane sia grazie al buon senso, sia grazie alla presa di coscienza della reale situazione nel paese arabo.
È per questo motivo forse che i membri del Parlamento inglese, informati sul reale andamento del conflitto e sulla brutalità dello scontro portato avanti da fondamentalisti islamici salafiti, che verrebbero direttamente sostenuti attraverso un intervento armato, ha negato agli americani l' appoggio di un alleato storico.
Per quanto riguarda inoltre le prove fornite dagli americani sulla responsabilità del Governo di Assad sull' utilizzo di gas, tutto sembra smentirle, compresi video disponibili online sulle atrocità commesse dai ribelli e fonti di intelligence presenti sul territorio che paventerebbero l' ipotesi che l' attacco sia stato effettivamente compiuto attraverso droni israeliani in una tipica operazione "false flag".
Non solo l' Inghilterra ma anche l' America si divide, forse anche grazie alla straordinaria battaglia per la Pace del Santo Padre , che non a caso del Santo della Pace porta anche il nome. La conferenza episcopale americana attacca infatti in queste ore John Kerry, colpevole secondo i vescovi americani di aver usato una demagogia cattolica nella scorsa campagna elettorale, totalmente smentita dalle affermazioni guerrafondaie degli ultimi giorni che non tengono conto nè delle conseguenze mortali di un attacco americano, né della sorte delle comunità cristiane così forti in Siria.
Crediamo dunque che la Federazione Russa in questo momento abbia un ruolo provvidenziale nell' evitare che il fondamentalismo, l' estremismo e la conflittualità si impongano sulla legalità e dilaghino, non un ipotesi remota, spingendosi finanche alle porte d' Europa e delle nostre città.
Le posizioni di Forza Nuova in questo senso risultano avere anticipato i tempi, considerando la visita del Segretario Nazionale On. Roberto Fiore a Damasco, gli incontri con le autorità del Governo presieduto da Bashar al Assad, le posizioni oramai decennali filo russe in politica estera e l' impostazione cattolica del movimento. Possiamo dunque sperare che prevalga nel caso siriano la logica della pace vera e che si crei un assetto nuovo di popoli liberi a partire da una Russia, che paradosso della storia, appare sempre di più, forte e Cristiana.
Qualora questo non avvenisse saremmo forse di fronte a una guerra distruttiva ma anche ad una generale sollevazione dei popoli contro l' America di Obama e la Francia di Hollande e contro tutti coloro che fanaticamente li guidano e li spingono verso la guerra."
La Segreteria Nazionale
FORZA NUOVA