mercoledì 14 settembre 2011

MANOVRA CORRETTIVA GOVERNO SETTEMBRE 2011

Noi come Forza Nuova Cremona desideriamo commentare la manovra del governo che è in discussione alle camere, per far fronte alla "inaspettata" crisi. Sembrano lontani i giorni in cui il "nostro" premier predicava ottimismo "...l'Italia ha i conti in regola e grazie a noi sta reagendo meglio di altre nazioni..." ma come ci dicevano i nostri genitori quando eravamo piccoli "le bugie hanno le gambe corte", infatti ecco i nostri politicanti riunirsi in una calda ed assolata giornata di agosto ed emanare in fretta e furia una manovra sconsiderata, approfittando delle vancanze degli italiani (e delle loro coscienze...).
Il nostro parere è ancor più negativo dopo il recente '"aggiustamento" e non serve essere fini economisti e non è nemmeno necessario snocciolare cifre e termini tecnici come spread e P.I.L. per capire che, questa manovra si abbatterà duramente sui ceti meno abbienti e sulle classi lavoratrici.
E' previsto un'aumento dell'I.V.A. dal 20% al 21% che porterà sicuramente ad una diminuzione dei consumi e ad un proporzionale aumento dell'inflazione, poi maggiori imposte per i lavoratori dipendenti, soprattutto quelli che fanno parte delle fascie di reddito più comuni che, fino a prova contraria non possono evadere e di conseguenza costituiscono una "riserva sicura" alla quale poter attingere (come sempre).
Inoltre oltre all'aspetto economico, questo governo dimostra il suo rispetto per le donne (proporzionale a quello del premier...) anticipandone l'età pensionabile a partire dal 2014 (e non dal 2016 come previsto in precedenza) giustificandosi con la solita frase di adeguare l'Italia agli altri stati europei, come se la pensione per le donne lavoratrici fosse un inutile vizio. Vero è che nell'unione europea, le donne raggiungono la pensione almeno dal sessantacinquesimo anno di età, ma noi crediamo che l'adeguamento all'Europa vada perseguito prima dal punto di vista dei servizi e solo a quel punto è possibile chiedere un ulteriore sforzo.
Appare ridicola la norma che contiene il famigerato "contributo di solidarietà" che è solo una iniziativa, populista e demagogica che riguarderà solo una parte irrisoria della popolazione, ovvero quelli che guadagnano o forse è meglio dire dichiarano, più di trecentomila euro annui, che nel frattempo saranno già corsi ai ripari con i soliti paradisi fiscali, presta nomi ecc. ecc. confidando in un futuro-ennesimo scudo fiscale... al meglio questa norma, frutterà un quinto dei centomilioni di euro che lo stato dovrà risarcire ai familiari delle vittime della strage di Ustica, per non aver messo Stati Uniti e Francia di fronte alle loro responsabilità.
Scontati i soliti tagli a i beni e servizi per le famiglie, all'istruzione ai trasporti, anche se ci viene difficile da capire cosa ci sia ancora da tagliare...
 
Noi crediamo che siano altre le iniziative da intraprendere per adeguare i conti pubblicli, come una tassazione per le transazioni economiche di coloro che hanno innestato questa crisi, come le banche, maggiori regole e norme per contrastare la deriva capitalistica e una seria lotta all'evasione fiscale, non con le inutili pubblicità televisive.
 
 
In conclusione questa manovra scontenta tutti e il governo dimostra di non avere la "personalità" per continuare nella sua attività, una manovra che creerà una "guerra tra poveri" e getta le basi per inevitabili scontri sociali...