La tragedia di Barletta ha portato alla ribalta dell'opinione pubblica italiana, un mondo, quello del lavoro cosiddetto "nero" che Confindustria, Confartigianato e quasi tutti i sindacati di categoria, per troppo tempo hanno ignorato, voltandosi dall'altra parte…
La domanda che ora tutti ci poniamo è: come si fa a morire nel 2011 per un lavoro da 3,95 € l'ora?
È impossibile trovare una risposta tollerabile, ma sappiamo anche che purtroppo, l'ondata di sdegno, che ha colpito gli italiani e soprattutto gli uomini delle istituzioni e politici, sarà destinata a passare, senza che nessuno faccia nulla…
Questa tragedia dai più definita come "annunciata", secondo il nostro parere, ha delle cause precise:
da un lato la totale assenza delle istituzioni territoriali, l'incuria e il degrado, visto che le crepe nel muro (che pare siano stata la causa del crollo) erano già state segnalate da tempo alle autorità comunali;
dall'altra parte le condizioni di lavoro che ogni giorno, gli operai Italiani sono costretti a subire.
Purtroppo le politiche neoliberiste dei primi anni del 2000 hanno portato ad un "inasprimento" del mercato del lavoro, queste unite alla crisi e all'immigrazione, hanno fatto sì che i nostri lavoratori debbano accettare delle condizioni, che da tempo non venivano più prese in considerazione.
Per il futuro, con i tagli del governo a comuni, provincie e regioni e con la riduzione dei costi, per far fronte alla crisi, delle aziende private (che porterà ad una inevitabile ridimensionamento delle norme di sicurezza) siamo sicuri che…non dovrà passare molto tempo prima che saremo costretti a piangere nuovi morti sul lavoro…