domenica 6 novembre 2011

A PASSEGGIO PER CREMONA...

Visto l'annullamento della commemorazione in onore del camerata Emanuele Zilli, a causa della piena del Po in provincia di Pavia ed ai conseguenti, inevitabili, problemi alla circolazione; decidiamo di dare un senso alla serata di ieri, facendo una sana e piacevole passeggiata nel centro storico della nostra città. Un abitudine che ai più può sembrare come banale o scontata, ma non certo per noi, che siamo abituati a passare il nostro tempo libero e le nostre serate tra banchetti, volantini, conferenze e presidi…

In una umida, ma "discretamente calda" serata autunnale, a questo proposito c'è da chiedersi quali saranno in futuro gli effetti dei mutamenti climatici, anche a Cremona, visto i 18°C di ieri sera…ormai non è più questione di frasi fatte come "non esistono più le mezze stagioni"…di questo passo indosseremo la T-shirt tutto l'anno, probabilmente la nostra "amata" nebbia scomparirà e l'africanizzazione dell'Europa sarà completata, non solo dal punto di vista sociale e culturale (come profetizzava Evola) ma anche…climatico! Ma torniamo a noi, il centro appare bello, ordinato e pulito, le strade sono piene di ragazzini vestiti in maniera, quantomeno folkloristica, come in qualsiasi città globalizzata del mondo, i locali e bar sono frequentati dai soliti personaggi appartenenti alla borghesia cittadina, abbigliati secondo la moda del momento (neanche ci trovassimo ad Oxford Circus), discutibile come scelta per noi che siamo "dinosauri" dal pensiero "non conforme" comunque, come dicevano i latini "De gustibus non disputandum est". A parte qualche zona, lasciata obbiettivamente al degrado, il giudizio sul centro rimane positivo, l'amministrazione comunale ci tiene a mantenere il salotto buono della città in uno stato accettabile, le uniche cose che avremmo evitato volentieri di vedere sono le solite scritte, dei nostri amici antagonisti sui palazzi storici, ed è strano notare che, per esprimere pensieri contro il capitalismo e la globalizzazione (che noi per primi osteggiamo), ricorrano sempre più volentieri ad inglesismi del tipo: "smash the capitalism", "anarchy" e "antifa-action", così come i personaggi del marketing ricorrono all'inglese per rendere un idea commerciale più appetibile… ma per fortuna o per sfortuna nella società "democratica" ognuno decide liberamente, come intraprendere le sue azioni di "lotta"…

In questo sabato sera cremonese, ad uno sguardo superficiale sembrerebbe che tutto procede nella normalità, così come ci tengono a farci credere le trasmissioni di mediaset, appaiono lontane la crisi e tutti i problemi che attanagliano l'Italia e l'Europa, oppure basta riflettere un pochino per trovarsi di fronte ad una città che, proprio in questi giorni, dovrà far fronte alla chiusura della raffineria Tamoil, dove più di duecento lavoratori, saranno "dismessi" come macchinari obsoleti, nella spietata logica capitalistica-globalizzata, con il tacito assenso delle istituzioni e sindacati. Basta rivolgere lo sguardo verso la periferia per vedere spuntare dai balconi le parabole delle abitazioni degli immigrati, attirati in Italia dall'aspettativa di trovare il "Paese dei Balocchi" e dove invece hanno conosciuto solo sfruttamento ed ora affollano i palazzi popolari come moderni liberti. Inoltre la città vive con indifferenza la chiusura nel centro di tante storiche attività commerciali, che non possono far fronte alla sleale concorrenza dei centri commerciali, di proprietà delle multinazionali, quest'ultime agendo unicamente nella logica del profitto (il loro) vanno a sostituire nel mondo del lavoro, dei proprietari con precari schiavizzati creando inevitabilmente povertà. Di conseguenza chiediamo a tutti i cremonesi di prendere coscienza ed avere l'audacia di affrontare e risolvere tutti questi problemi, iniziando con il non rivolgersi più alla solita classe politica.

 

Vorremmo concludere queste considerazioni da "fine-settimana" con il ricordo delle persone morte nelle alluvioni che hanno devastato il nostro paese, alle quali NON VOGLIAMO abituarci, nonostante ormai siano diventate una tragica normalità. Un ricordo particolare a Sandro Usai che, chiaramente non avrà l'impatto mediatico di un giovane motociclista scomparso, ma se ne è andato nel tentativo di salvare la vita ad altre persone, lui che faceva parte della comunità ligure solo da poco tempo e aveva deciso di ringraziare questa comunità prestando servizio come volontario, nonostante i problemi, il lavoro e la famiglia. Sandro con il suo infinito altruismo, entra a pieno titolo nella schiera degli eroi quotidiani e siamo sicuri che nell'aldilà e gli sarà riservato un posto d'Onore.

 

FORZA NUOVA CREMONA.