mercoledì 9 novembre 2011

LA FINE DEL BERLUSCONISMO

Non ci piace ripeterci ma, qualche mese fa, avevamo scritto che il segnale più evidente della fine di Berlusconi e del berlusconismo era dato dai "topi" che fuggivano.

E, poiché la fuga dei "topi parlamentari" si sta infittendo, vuol dire che la fine è arrivata e per la stesura del certificato di morte è solo questione di giorni, forse di ore.

Per la verità, i due "topi che contano" se n'erano già andati tempo fa: Pierferdinando Casini nel 2005 e Gianfranco Fini nel 2010.

Anche se è vero che questi ultimi, più che fuggire, sono semplicemente andati a prepararsi per il dopo Berlusconi, perché sarà proprio il Terzo Polo di Casini-Fini-Rutelli il principale beneficiario dei parlamentari berlusconiani in fuga oggi e degli elettori berlusconiani in fuga domani.

Qualcuno dirà che si tratta dei giochi della politica dell'alternanza democratica, oggi comandi tu e domani comando io, oggi sto con te e domani con qualcun altro.

Ma "noi" non possiamo e non dobbiamo accettare questo gioco, perché sarà anche democratico ma è immorale e politicamente ingiusto.

Così come proprio "noi" non dobbiamo e non possiamo accettare che coloro che nel 1994-95 ci hanno rubato il Partito dichiarando che "era giunto il momento di far cessare l'esperienza del MSI" e hanno tentato di rubarci gli Ideali dichiarando "di accettare l'antifascismo come valore", non dobbiamo e non possiamo accettare che questi COMPLICI del berlusconismo se la cavino all'insegna dell'italico motto: "chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato".

Alleanza Nazionale, tutta Alleanza Nazionale e non solo Fini, così come la Lega, tutta la Lega e non solo Bossi, hanno la pesantissima responsabilità di aver regalato all'Italia la stagione del berlusconismo, che non è stata altro che l'attuazione del  Piano di Rinascita Democratica della P2 di Licio Gelli con annesse interessenze malavitose.

Una stagione che ha portato al governo la peggiore destra affarista, corrotta e corruttrice, della storia d'Italia che, con il suo malgoverno e con i suoi ministri arroganti quanto incapaci, ha penalizzato la gran parte del popolo italiano:

con le leggi "ad personam" che, per favorire uno, hanno danneggiato tanti;

con la vergognosa "speculazione sulla gestione dell'Euro", attuata, tollerata e avallata dal Governo Berlusconi allora in carica;

con l'irresponsabile "ottimismo propagandistico" che ha irriso e snobbato la crisi che invece stava mordendo gli italiani e le famiglie italiane;

con provvedimenti sbagliati e pasticciati di "macelleria sociale" che, si badi bene, non sono imposti dall'Europa, perché l'Europa fissa solo dei parametri e dà dei suggerimenti, lasciando ad ogni Nazione di scegliere quali attuare e quali scartare.

E' inutile che gli amici più o meno dichiarati del berlusconismo ci martellino con le loro teorie sui massimi sistemi economici e con le tesi geopolitiche contro l'Europa e l' Euro, perché c'è un dato di fatto, incontrovertibile, e cioè che il 10% degli italiani ricchi detiene il 60% di tutta la ricchezza italiana, mentre il restante 90% di italiani deve scannarsi per il 40% che rimane.

E già questo semplice dato dovrebbe far riflettere e indicare la via a tutti coloro che si definiscono Nazionalpopolari, Socialisti Nazionali, Movimento Sociale, Progetto Sociale e quant'altro, perché il rivoluzionario non è colui che combatte contro i mulini a vento per una mitica ed inesistente città del sole, ma colui che si cala nella realtà nella quale vive, per cambiarla e migliorarla, per se e per le future generazioni.

A buon intenditor poche parole!

 

 

FORZA NUOVA CREMONA.