In questi giorni la gente è solita scambiarsi gli Auguri. Un "Buon Natale" non si nega a nessuno: al vicino antipatico con il quale si è litigato tante volte, al capoufficio odioso, al collega invidioso, al quel negoziante che ci ha tante volte derubati sul peso…
Il buonismo imperante induce a farlo e durante il periodo natalizio, chissà mai perché, ci si dovrebbe sentire tutti più buoni. Noi non siamo mai stati buonisti e non abbiano nessuna intenzione di augurare un buon Natale indiscriminato: che sia buono per alcuni, ma ci auguriamo che sia pessimo per i nemici dei popoli, per gli sfruttatori, per gli usurocrati.
Allora buon Natale a tutti coloro che rifiutano di omologarsi al pensiero unico, che continuano a ragionare con la loro testa e che non accettano la storia preconfezionata intrisa di bugie.
Buon Natale a tutti coloro che combattono per arrivare alla fine del mese con salari indecenti, ma che non si sono rassegnati e hanno ancora voglia di lottare per ristabilire la centralità del lavoro.
Buon Natale a quelli che hanno stracciato la tessera dei sindacati ammaestrati ed ora sono diventati loro stessi le avanguardie sindacali nel posto di lavoro. Buon Natale ai giovani che non si rincoglioniscono nelle discoteche alla moda, che non indossano solo abiti firmati e non guardano alla cilindrata della macchina per farsi dei nuovi amici. Buon Natale ai ribelli che non ci stanno a farsi ghettizzare solo perché seguono la loro squadra del cuore.
Buon Natale agli abitanti delle periferie, perché non sono cittadini di seconda serie e buon Natale a quelli che invece resistono nei centri cittadini senza farsi espropriare da chi vorrebbe farli diventare delle oasi private per il potere e per i ricchi.
Buon Natale a tutti gli immigrati, regolari e clandestini, attirati in Italia con falsi miraggi e sfruttati come nuovi schiavi: che possano presto tornare a casa loro per costruire là una società prospera.
Buon Natale a tutti gli Uomini Liberi.
FORZA NUOVA CREMONA.