"Il Giornale" della famiglia Berlusconi, in linea con le ultime sparate del suo proprietario, apre oggi con un attacco all'Euro, sintetizzato nei seguenti titoli e frasi :
La vera storia dell'euro truffa. Così Prodi & C. ci hanno svenduto. Quel bidone di Euro. Prezzi doppi stipendi dimezzati. Attaccano Berlusconi perché ha detto la verità: la moneta unica è stata una fregatura.
E' allora il caso di replicare a queste autentiche facce di bronzo con alcune semplici verità.
L'Euro è un pezzo di carta, uno strumento, un mezzo, non è né buono né cattivo, tutto dipende solo dall'uso che se ne fa.
L'Euro è entrato in vigore come moneta di scambio il 1 gennaio 2002, con il governo Berlusconi che era in carica da sette mesi.
Quel 1 gennaio 2002, con un sincronismo degno di miglior causa, i ceti imprenditoriali e produttivi (quelli che avevano fatto vincere alla grande al centrodestra le Elezioni del 2001), nella totale assenza o peggio acquiescenza del governo Berlusconi, applicarono la truffa sui prezzi con il cambio 1.000 lire = 1 euro, mentre il cambio AVREBBE DOVUTO ESSERE 1.000 lire = 0,50 euro (arrotondato per semplificare), conseguendo quindi enormi guadagni.
Allo stesso modo, Aziende di Stato, Municipalizzate e quant'altro, applicarono lo stesso cambio truffa alle tariffe dei servizi, diminuendo così le loro montagne di debiti e migliorando la loro precaria situazione finanziaria.
La truffa fu completata lasciando invece inalterati stipendi, salari e pensioni, perché la "governativa" Istat, incredibilmente, continuò a certificare ai fini dell'indicizzazione di salari, stipendi e pensioni, un'inflazione del 2,5 – 3%, quando tutti ci accorgevamo che i prezzi erano raddoppiati e che quindi l'inflazione in realtà era del 50% e oltre.
Le ripetute segnalazioni e denunce delle Associazioni Consumatori al Governo Berlusconi furono semplicemente IGNORATE!
Come si può notare la realtà dei fatti è semplice e dovrebbe essere comprensibile a tutti, anche se la lobby berlusconiana non brilla per intelligenza economica, visto che uno dei loro cavalli di battaglia era che il cambio euro-lire non doveva essere fissato a 1936,27 ma a 1.500.
Un'autentica cretinata, perché quel cambio era il valore esatto della lira italiana rapportata in quel momento alle altre monete e al dollaro, non è che ogni Stato si sceglieva il cambio che voleva.
Se poi, dietro questo attacco all'Euro, c'è l'utopia del ritorno alla lira, è facile a tutti immaginare, nell'attuale crisi finanziaria mondiale, che fine farebbe la debolissima lira italiana (senza paracadute europeo), moneta di un'Italia che ha il 3 o 4 debito pubblico al mondo, che non ha materie prime, che non è autosufficiente nemmeno alimentarmente, che ha la più alta disoccupazione "reale" d'Europa e che ogni mese deve emettere BTP per miliardi di euro, offrendo tassi sempre più alti per convincere gli altri a prenderli e che servono a pagare pensioni e Pubblico Impiego, Forze Armate e Sanità. Scuola e Trasporti ecc. (a che tasso di interesse pensate che il mondo acquisterebbe i BTP di un'eventuale debole e isolata lira?).
La lira italiana, piaccia o non piaccia, è stata forte solo nel periodo tra le due Guerre mondiali, poi è stata un'unica serie di manovre e leggi finanziarie per tenerla in piedi e una continua emissione di BTP per tenere in piedi lo Stato, con esponenziale aumento del debito pubblico.
Truffatori, bugiardi e facce di bronzo!
FORZA NUOVA CREMONA.