Prendendo spunto dal servizio trasmesso ieri sera dal noto programma televisivo "Le Iene" vorremmo parlare di un problema che in Italia sta raggiungendo le dimensioni di una vera e propria piaga sociale, ovvero il vizio del gioco.
In principio furono i casinò, che a norma di legge in Italia non sono molti (anche se sono numerosissimi appena passato il confine in Svizzera e Slovenia), ma da qualche anno i "giochi" automatici posizionati in bar, ristoranti, tabaccai ed altro, sono entranti a far parte della vita quotidiana degli italiani.
In tutto il nostro paese i Ser.T. del sistema sanitario nazionale, hanno dovuto attrezzarsi con psicologi e medici per curare persone affette da una nuova forma di tossicodipendenza, ovvero i giocatori compulsivi.
Non è per niente inusuale, vedere anche nei bar della nostra città e provincia, persone che passano l'intera giornata attaccate a queste "macchinette infernali", spendendo cifre enormi fino ad arrivare ad indebitarsi pesantemente. I giornali locali e non, sono pieni di articoli che parlano di uomini e donne rovinati da questo "vizio", che hanno dovuto vendere proprietà per far fronte alle perdite o addirittura rivolgersi ad usurai.
La cosa paradossale è che lo Stato guadagna e fa cassa da questa situazione, in quanto i marchingegni sono forniti dall'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) e il fisco preleva una percentuale sul volume delle giocate effettuate.
Da una quindicina di anni a questa parte i vari governi che si sono succeduti, hanno emesso alcuni decreti legge per regolamentare questo mercato, ma mai nessun politico si è sognato di proibirle.
Il sistema è piuttosto subdolo, queste "mangiasoldi" sono posizionati in luoghi in cui è semplice il connubio con gli alcolici e questo mix fa perdere ai giocatori i freni inibitori e la necessaria razionalità per smettere di giocare; inoltre le luci e i suoni emessi sono studiati ad arte per colpire l'attenzione delle persone e creare una sorta di lavaggio del cervello.
Noi chiediamo di vietare questo tipo di gioco d'azzardo e non abbiamo paura di essere definiti illiberali, in quanto il principio cardine dello Stato deve essere quello di tutelare il suo popolo e non di rovinarlo!
Come dicevamo prima, il problema sta raggiungendo dimensioni enormi e non è per niente sbagliato paragonarlo alla diffusione della droga, tanto più che è destinato ad aumentare con la diffusione dei vari giochi on-line. Nell'immediato futuro ci saranno milioni di possibili giocatori, che attraverso internet ed una carta di credito, potranno "distruggersi" senza nemmeno uscire di casa…
Questo problema ci fa porre degli interrogativi in merito alla società che i nostri padri hanno costruito, denominata come "democratica", in cui generazioni intere di persone senza credo ed ideali, nella frustrazione quotidiana possono scegliere "liberamente" come rovinarsi la vita, con svariati e molteplici tipi di droghe oppure con metodi ancor più ridicoli come quelli appena descritti.
E' vero… a nostri tempi, fortunatamente, non si muore più di fame o stenti, di carestie e guerre, guardando la tv sembra che a tutti noi sia destinato un radioso futuro…eppure, nonostante la crisi, le industrie che producono psicofarmaci hanno sempre i bilanci in utile…
FORZA NUOVA CREMONA.